Accettare il ritorno del Signore non significa tradirLo, ma seguire le orme dell’Agnello

Accettare il ritorno del Signore,il vangelo del RegnoMolti credenti nel Signore credono: “Il Signore fu crocifisso per redimerci, dobbiamo sostenere la nostra fede in Lui in ogni momento, se a metà strada abbandoniamo il Signore, allora si tratta di un tradimento nei Suoi confronti, saremo puniti e mandati all’inferno”. Per questo, quando sentono testimoniare che il Signore è già tornato come Dio Onnipotente incarnato, e che Egli ha espresso le parole e compiuto una nuova opera, alcuni hanno visto che le parole espresse da Lui sono la verità, e riescono a confermare nel profondo del loro cuore che è la voce di Dio, poiché temono di tradire il Signore, non osano approfondire ed indagare la nuova opera del Signore ritornato. Allora, tale opinione è in linea con la volontà del Signore? Accettare l’opera di Dio Onnipotente è tenere il passo con le orme del Signore oppure tradirLo? Leggiamo insieme due brani della parola di Dio Onnipotente e capiremo.

Dio Onnipotente dice: “L’opera che si sta realizzando in questo momento ha proseguito quella dell’Età della Grazia; cioè, l’opera secondo l’intero piano di gestione di seimila anni è andata avanti. Nonostante l’Età della Grazia si sia conclusa, l’opera di Dio è progredita ulteriormente. Perché ripeto in continuazione che questa fase dell’opera si fonda sull’Età della Grazia e sull’Età della Legge? Ciò significa che l’opera di oggi è una continuazione dell’opera compiuta nell’Età della Grazia e un avanzamento rispetto a quella svolta nell’Età della Legge. Le tre fasi sono strettamente connesse e ogni anello della catena è saldamente unito all’altro. Perché aggiungo che questa fase dell’opera si basa su quello che è stato fatto da Gesù? Supponendo che questa fase non si fondi sull’opera compiuta da Gesù, Egli dovrebbe essere crocifisso di nuovo in questa fase, e l’opera di redenzione della fase precedente dovrebbe compiersi di nuovo. Ciò non avrebbe senso. Dunque, non è che l’opera sia completamente terminata, ma è l’età che è andata avanti e il livello dell’opera che è stato innalzato. Si potrebbe dire che questa fase dell’opera si basi sul fondamento dell’Età della Legge e sulla roccia dell’opera di Gesù. L’opera si sviluppa gradualmente e questa fase non rappresenta un nuovo inizio. Soltanto la combinazione delle tre fasi dell’opera può essere considerata il piano di gestione di seimila anni […] Gesù e Io veniamo da un unico Spirito. Sebbene non siamo legati nella carne, i Nostri Spiriti sono una cosa sola; anche se il contenuto di ciò che facciamo e l’opera che intraprendiamo non siano gli stessi, siamo simili nell’essenza; le Nostre carni assumono forme diverse, ma questo è dovuto al cambiamento di epoca e alle diverse necessità della Nostra opera; i Nostri ministeri non sono simili, perciò l’opera che realizziamo e l’indole che riveliamo all’uomo sono anch’esse diverse. Ecco perché ciò che l’uomo vede e capisce oggi è diverso dal passato; è così per via del cambiamento di epoca”. “Una volta ero noto come Jahvè. Ero chiamato anche il Messia, e le persone un tempo Mi chiamavano Gesù il Salvatore perché Mi amavano e Mi rispettavano. Ma oggi non sono lo Jahvè o il Gesù che le persone conoscevano in passato: sono il Dio che è ritornato negli ultimi giorni, il Dio che porterà l’età a una conclusione. Sono il Dio Stesso che Si leva dall’estremità della terra, ricolmo di tutta la Mia indole, e pieno di autorità, onore e gloria”.

Dalle parole di Dio Onnipotente abbiamo notato che il piano di gestione di seimila anni di Dio è diviso in tre fasi, ossia l’Età della Legge, l’Età della Grazia e l’Età del Regno. In ciascuna età, Dio ha svolto opere diverse secondo le esigenze dell’uomo e il Suo proprio piano di gestione. Per esempio: all’inizio, dato che le persone non sapevano come vivere sulla terra, Jahvè Dio promulgò le leggi e i comandamenti, guidando l’uomo ad imparare a vivere e adorarLo. Tuttavia, alla fine dell’Età della legge, in seguito ai frequenti peccati che commettevano, stavano affrontando il rischio di essere condannati a morte. Al fine di salvare l’umanità, il Signore Gesù Si fece carne, venne sulla terra, fu crocifisso per l’umanità e compì l’opera di redenzione. Chiunque abbia accettato l’opera del Signore Gesù, ha tenuto il passo con le orme di Dio ed ottenuto la Sua salvezza. Oggi, pur accettando la redenzione del Signore Gesù, la nostra natura peccaminosa non è stata estirpata, viviamo ancora nel circolo vizioso di peccato e pentimento ogni giorno. Se non ci sottraiamo alla schiavitù del peccato, non potremo entrare nel Regno di Dio. Perciò, con lo scopo di salvarci completamente dai peccati, il Signore è venuto negli ultimi giorni per svolgere un’opera di giudizio e di purificazione, se accettiamo l’opera di giudizio del Signore ritornato, potremo sfuggire alla schiavitù del peccato, ottenere la purificazione dell’indole corrotta ed essere portati da Lui nel Suo Regno. Da ciò si vede che queste tre opere sono strettamente collegate, salendo più in alto a ogni passo, ma non importa come cambia il nome del Signore e la Sua opera, sono tutte svolte da un solo Dio. Quindi, accettare l’opera del Signore ritornato non è un tradimento nei Suoi confronti, ma significa che abbiamo tenuto il passo con le orme dell’Agnello, siamo persone leale al Signore.

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